LA MINIERA DI MARCASSITE DELLA ROCCACCIA La miniera di marcassite che trovasi in localita' roccaccia e' costituita da un ammasso lenticolare di mt 45 per 30 con un altezza di mt 65 ,la marcassite e' un minerale di zolfo che serve per la produzione dell' acido solforico, per il solfato di perossido di ferro e per la preparazione di concimi.La coltivazione dei giacimenti di marcassite presenta molti ostacoli dovuti alla facile ossidabilita' del minerale che a contatto con l' aria aumenta di temperatura, sopratutto all' interno della miniera dove sviluppa anidrite solforosa e costringe cosi i minatori a lavorare con maschere protettive antigas.La concessione iniziale risale ai primi anni del secolo xx fino a quando dopo varie ricerche nel 1940 la concessione pervenne alla B.P.D. che inizio seriamente l' estrazione del minerale attivita' ripresa ancora piu' intensamente nel dopoguerra.
La masssima produzione raggiunta da questa miniera e'
stata negli anni 1951 /52 di 12.000 tonnelate di minerale. Dalle notizie fornite dal minatore che vi ha
lavorato dal 1950 al 1958, sappiamo che il ciclo di lavorazione comprendeva
l'estrazione dalla miniera, la frantumazione presso un apposito impianto e il trasporto
allo stabilimento di Colleferro. L'intero ciclo di lavorazione doveva svolgersi con
sufficiente celerità onde evitare l'inconveniente dell'ossidazione del minerale.
A questi . seguivano un
centinaio di minatori il cui lavoro era
Coperto da
una struttura di legno a forma di torre che serviva a proteggere dalle intemperie
l'ingresso del pozzo e i macchinari utili alla funzionalità dell'ascensore, vi era una
struttura in muratura che serviva da ricovero dell impianto dell'aria compressa. Più
avanti vi erano gli uffici della direzione e
sul fianco della collina, la cabina elettrica e la polveriera.
La miniera venne aperta
nelle vicinanze di un'altra precedente coltivata sin dall'antichità per i minerali
ferrosi.
Dalla
""diretta" partivano altre gallerie interne chiamate "Traverse"
dove avveniva l'estrazione del minerale. Le traverse venivano numerate per coordinare il
lavoro per gli operai.
Tutte le gallerie, comprese le traverse in esercizio,
erano dotate di binari per la manovra dei carrelli. Riempito il carrello, veniva spinto
fino al pozzo principale che era munito di ascensore. Fuori dal pozzo, a poca distanza, il
minerale veniva scaricato nella "tramoggia".
Per la coltivazione di marcassite occorreva una
particolare competenza che si acquisiva solo con l'esperienza. Talvolta, una disattenzione
o un errore potevano essere così dannosi da provocare tragedie. Dice il
"Mancíni"(minatore per 10 anni) che molto spesso dovevano chiudere e murare
delle traverse in cui le temperature erano giunte al punto di bruciare la stessa armatura
in legno della galleria. "
Maestranze ed autorita' alla festa di Santa Barbara Anno 1950
La festa di Santa Barbara nel 1954
TESTO TRATTO DAL LIBRO "LO SFRUTTAMENTO DEGLI ALTRI MINERALI " TOLFA 1998 PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE LA COSA IL LIBRO E' IN VENDITA A TOLFA EDICOLA "PADELLI" AD ALLUMIERE EDICOLA" MORALDI"
|