Pio VI Cesena 1755 -1799
Nato a Cesena nel 1717, morto in
Francia, a Valence, il 29 agosto 1799. Clemente XIV lo fece cardinale nel 1773. Fu eletto
papa due anni dopo. All'inizio del suo pontificato, realizzò riforme, incoraggiò
l'agricoltura, continuò a far prosciugare le paludi Pontine e organizzò il Museo
Vaticano. Nel campo politico ebbe contrasti con l'imperatore d'Austria Giuseppe II, col
granduca Leopoldo di Toscana e col re di Napoli, o meglio col ministro di questo Tanucci,
che lungamente lo provocò attraverso negoziati i quali poi finirono con un accordo.
Scoppiata la rivoluzione francese, il nunzio fu scacciato, Avignone fu occupata e tutti i
beni eclesiastici in Francia furono dichiarati beni nazionali. Pio VI tentò di frenare la
corrente innovatrice, ma venne da essa travolto. Cercò di conservare rapporti con la
Francia, che mantenne a Roma un incaricato d'affari. ma questi Ugo Basville fu
assassinato durante un tumulto popolare,si dice che sentito rumoreggiare in strada (erano
manifestati pro rivoluzione) sia sceso in strada dall' ambasciata per calmare gli
animi,mentre altri dicono che si mise alla testa dei manifestati fatto sta che negli
scontri rimase ucciso , allora il Direttorio con questo pretesto fece invadere il
territorio Pontificio. Bonaparte s'impadronì di Bologna e costrinse il papa ad accettare
il trattato per lui disastroso, di Tolentino (1797). Un altro assassinio nelle vie di
Roma, quello del generale Duphot, rappresentante del governo francese, provocò la caduta
del potere temporale e la proclamazione della repubblica nella città dei Papi. Arrestato
dal generale Berthier (1798) Pio VI fu condotto successivamente a Siena, a Firenze, e
Torino, poi tradotto in Francia (aprile 1799), dove morì alcuni mesi dopo. Il Primo
Console fece rendere onori solenni alla salma del pontefice, e permise, dopo due anni,
ch'essa venisse trasferita a Roma.
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