SECONDA PARTE
RICOSTRUZIONE IN DETTAGLIO DELLA SPESA CHE OCCORREVA PER LA LAVORAZIONE DI UNA FORNACE DI" SASSO ALLUMINOSO" DALL' ESTRAZIONE FINO AL MAGAZZINO DI CIVITAVECCHIA AL TEMPO DELL' APPALTO GIORGI |
Per il salario da dare agli operai per la cavatura di una fornace di "sasso alluminoso " | Sc. 9 --- |
Per il costo di libbre 114 di polvere da mine che si usa per detta cavatura baj 12 la libbra | Sc. 13 68 |
Per N°6 barrozze che servono per lo spurgo della cava in un giorno al costo di Sc.1 | Sc. 6 --- |
Per il salario di N° 6 caricatori a baj 20 al giorno | Sc. 1 20 |
Per il costo di ferramenti consumati ed accomodature | Sc. 4 --- |
Per la capatura in cava del "sasso alluminoso" dal cattivo opere N°2 a baj 20 | Sc. -- 40 |
Per il trasporto del minerale buono alla fornace "carrette" N°28 a baj 6 per viaggio | Sc. 1 68 |
Per il caporale delle fornaci e due "fornaciari" per spese e salario | Sc. -- 98 |
Per N° 2 "focaroli" sempre per la cottura di una fornace per spesa e salario | Sc. -- 47 |
Al "carbonino" per una cottura | Sc. -- 20 |
Ad un "drizza legna" per una cottura | Sc. -- 20 |
Per la legna che occorre per la cottura di una fornace compreso il taglio e trasporto di 120 cantara x 4 1/2 baj il cantaro circa 40 some | Sc. 5 92 |
Per N°2 capatori di sasso cotto alle fornaci | Sc. -- 45 |
Per il salario e spesa di N° 3 barrozzari e barrozze per il trasporto del sasso cotto alle piazze | Sc. 3 --- |
Al carrettiere delle caldare e compagno capatore per trasportare la terra macerata dalle piazze alle caldare compreso mantenimento cavallo ed annacquatura sasso. | Sc. 1 47 |
A N° 12 "caldarari" e fattore per la cotta di una fornace di terra macerata e manipolazione e trasporto allume dalle casse all magazzino. | Sc. 3 --- |
Per la legna che occorre in questa cotta | Sc. 3 --- |
Per ferramenti consumati per questa manipolazione | Sc. --- 20 |
Da questa fornace si ricavano 40 cantara circa di allume che per essere trasportati a Civitavecchia al magazzino costano baj 6 per cantaro | Sc. 2 --- 40 |
Per magazzinaggio a Civitavecchia | Sc. 1 |
COSTO TOTALE DI UNA FORNACE CHE DA' 40 CANTARA DI ALLUME | Sc. 58 -- 60 |
QUINDI OGNI CANTARO (50 KG) VIENE A COSTARE | Sc. 1 -- 46 |
Seguendo i vari passaggi possiamo vedere nei particolari quanto personale
occorreva e le fasi della lavorazione del minerale, bisogna comparare questo prezzo finale
con il prezzo di vendita per vedere il vero guadagno dell' appaltatore. Qui' facciamo due
esempi una piazza di vendita Italiana ed una Francese
Esempio di come veniva
venduto l' allume su piazza all' ingrosso in Italia ed all' estero Costo
dimostrativo di 25 fusti di Allume in peso
netto a Civitavecchia di Cantara 302,42 e poi vendute a Rouen per conto dell' appalto
delle Allumiere . -7 Kilog. 3.473 P.N a 110 fr. 3820 30 - 8 Kilog. 5.240 P.N. a 112 fr. 5869 35
SPESE IN ROUEN Nolo e cappa diritto di sbarco . .. fr.2086 Facchini alla ricevuta e consegna e per gettare allume sopra i drappi . fr. 169 Diritto d' introduzione a fr 20 100 kg.Su 15.564 .....fr3112 Barillaro per aprire chiudere
Totale fr.6.284 ed accomodare i fusti. fr. 38 Magazzinaggio e porti fr.56 Senseria di vendita ...fr. 43 Interesse sopra soldi anticipati ..fr. 83 Commissione di vendita. ..fr.694
I QUALI AL CAMBIO DI GENOVA
DI 95 1/4 ANNO RESO L.12.973
SPESE A MARSIGLIA Nolo e cappa da Civitavecchia a Marsiglia trasbordo per Rouen fr. 891 Assicurazioni da Civitavecchia A Marsiglia a20/0 sopra fr.12.000 fr.240
Netto
finale L. 11,611 Corrispondenti al
cambio di 130 a Sc. 1786 romani Da
questo ogni cantaro veniva venduto all' ingrosso a Sc 5.91 Costo dimostrativo di N° 1
fusto di Allume in peso netto a
Civitavecchia di Cantara 8,132 poi vendute a Torino per conto dell' appalto delle "Allumiere " FUSTO 1 Rub. 48,9 a fr. 8
il Rub. fr.386 Spese da Genova a Torino ..fr.79 Totale pagabile
..fr 307 Cambiate in Genova diventano . ..L. 368 Ulteriori spese da
Civitavecchia a Genova Nolo e cappa da Civitavecchia a Genova Porto Magazzino L. 13 Gabella in Genova facchini ed altro .....L.22 Assicurazione da Civitavecchia a Genova al 1x100 TOTALE L.38 Sopra lire 300 ..L.3 NETTO
L.329 CORRISPONDENTI AL CAMBIO DI 130 A
Sc.50 romani e cosi' Sc.5.71 al cantaro peso di Civitavecchia Da questo basta un semplice calcolo matematico per vedere il guadagno, sia a Rouen che a Torino era di Sc.4 e rotti, guadagno non da poco quindi l' euforia dei compratori delle "Lumiere"era giustificata. |
Il 12 Giugno 1798 fu' firmata la
vendita ed il 17 Ottobre 1798 la societa' prese pieno possesso delle sue nuove proprieta'
furono compilati gli inventari ed i verbali di consegna di tutto quanto era conservato nei
magazzini e dispense delle "allumiere" ,le lavorazioni del minerale continuarono e nulla sembrava
arrestarle i soci cominciarono a fare progetti su i futuri guadagni visto che l'appalto
Giorgi era stato cosi' remunerativo e si lasciarono prendere un pola mano
dall'euforia , brusco fu' il ritorno alla realta' non passano che pochi mesi che
Napoleone isolato in Egitto per la distruzione della sua flotta ad Abukir ed in
difficolta' sul campo, fa' trovare il coraggio ai Napoletani per invadere l' ex stato
Pontificio,malgrado cio' la presenza francese sul territorio e' sempre notevole alcune
citta' si ribellano, tra queste Civitavecchia e Tolfa, a novembre 1798 si creano le prime
bande armate le quali
in cerca di mezzi di sostentamento sul finire del gennaio 1799 saccheggiano le proprieta'
delle "Allumiere" compreso il palazzo camerale asportando tutti i generi
alimentari ivi depositati e quanto loro capitava mobili ,grano, fieno, e bestiame ed
interrompendo al tempo stesso le lavorazioni del minerale tutto questo comporto' alla
societa' un danno elevato valutato in Sc.77.700
Tante furono le richieste inviate alle autorita' austriache per poter riprendere il lavoro addirittura tutti i capi famiglia scrisero una supplica per questo , ma quello che si ottenne fu' di poter vendere 300 cantara il 30 aprile 1800 di allume gia' fatto, questo era ben poca cosa di fronte alle esigenze di 828 persone nel frattempo le uscite di cassa per il mantenimento del negozio delle allumiere documentate dal 29 ottobre 1799 al 30 aprile 1800 ascendevano alla cifra di 18.394 Scudi senza aver incassato nulla, come se non bastasse nell' inverno 1799 -1800 le piogge furono molto abbondanti, questo porto alla rottura dell' emissario della cava gangalandi e le acque non potendo piu' defluire allagarono la piazza impedendo ogni nuovo lavoro dei cavatori che cosi' facendo lasciavano inoperose tutte le altre lavorazioni, per spurgare e ripristinare l' emissario necessito' una nuova spesa di 10.000 Scudi cosi scriveva il Lavaggi al Giorgi"la compagnia non si perdera' d'animo ed intraprendera' il lavoro perche' senza questo la miniera e' inutile e nessun lavoro posssibile ecc. ". Nell' aprile 1800 si riaccese la guerra franco austriaca, il 6 maggio 1800 Napoleone ormai primo console inizia la seconda campagna d'Italia il 14 Giugno 1800 gli austriaci vengono sconfitti a Marengo, il 4 Marzo 1800 era stato eletto il succesore di Pio VI nel conclave di Venezia , il quale prendeva il nome di PioVII, si preparo' con il permesso di Napoleone a tornare a Roma dove il 3 Lug.1800 fece ingresso nominando il Card. Consalvi segretario di stato, anche se uno stato ancora non lo aveva perche' le proprieta' camerali erano ancora confiscate dai Francesi, in questo periodo la lavorazione dell'allume riprese il 9 feb. 1801 la pace fra Austria e Francia fu' firmata il 16 luglio 1801, il card. Consalvi firma il concordato con Napoleone, i territori dello stato Pontificio vengono restituiti al Papa di conseguenza tutte le vendite fatte dei cosiddetti beni nazionali dalla Rep. Romana vengono con l' edito del 24 Ott.1801annullate e dato come termine un mese di tempo per restituirle promettendo un rimborso di un quarto di quanto speso per comperarlo tra questi rientravano i beni delle "Allumiere"la societa' non rispose e passato il mese la RCA prese formale possesso dell' azienda "Allumiere", i soci genovesi e romani finalmente si decisero e portarono come scusa il fatto che essendo tanti non avevano potuto riunirsi nel mese di tempo avuto, magnanimamente il Papa accetto' questa giustificazione ed accordo' malgrado fossero passati i tempi la restituzione del quarto pagato , era tempo di un nuovo contratto. Il 19 Mag.1802 Pio VII emano' il chirografo in cui si concedeva la nuova gestione ovviamente alla passata societa' i creditori della mesola ancora non erano stati pagati, bisogna dire che questo fu' l' ultimo appalto dato dalla R.C.A. a privati dopo il termine di questo gesti' in proprio le miniere, vi sono delle nuove clausole in tutto sono 54 si inizia con il determinarne la durata iniziera' il 10 Ott.1802 per terminare il 30 Sett. 1838 quindi ben 36 anni.
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LA TERZA PARTE E' ON LINE Bibliografia Essenziale: 0) Mia supposizione su sollevamento Tolfa in una lettera ritrovata. 1) Archivio Comunale Allumiere "L'Allume de Rome XV - XIX Sec." Ed. 2003 DI Jan Delumeau "Tavole di Raguaglio fra misure e pesi dello Stato Pontificio colle misure e pesi del Sistema Metrico" ROMA Tipografia della R.C.A. 1858 Note: R.C.A. Reverenda Camera Apostolica N°1 CANTARO = 50 Kg. Per ogni utilizazione di questo scritto necessita autorizazione Copyright 2003
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